Selahattin Ulkumen (1914-2002), Console generale turco sull’isola di Rodi durante l’occupazione tedesca, nel 1944 salvò 42 ebrei dalla deportazione. Dopo l’8 di settembre 1943, l’esercito tedesco occupò l’isola di Rodi. Nel luglio 1944 il generale tedesco Kleemann, concentra gli ebrei di Rodi presso la sede della Gestapo per la deportazione. Sapendone la destinazione verso i campi di concentramento nazisti, Ulkumen incontrò Kleeman e pretese il rilascio di 42 cittadini turchi o sposati con cittadini turchi o parenti di cittadini turchi. Si inventò l’esistenza di una legge ove i coniugi di cittadini turchi sono considerati cittadini turchi anche loro. Alla fine, tutti quelli sulla lista di Ulkumen, vennero rilasciati, mentre il resto della popolazione ebrea dell’isola, circa 2.000 persone, vennero deportate ad Auschwitz. Tra i salvati Albert Franko, che già era stato messo su un trasporto in partenza dal Pireo destinazione Auschwitz. Essendo la moglie cittadina turca, Ulkumen lo fece togliere dal treno e tornare a Rodi. Nell’agosto 1944, quando la Turchia ruppe le relazioni diplomatiche con la Germania nazista, Ulkumen fu internato sul continente greco. Venne rilasciato solo l’8 maggio 1945. Dopo il ritorno in Turchia, Ulkumen continuò la sua carriera diplomatica. Nel giugno 1990 è stato riconosciuto dallo Yad Vashem come Giusto tra le Nazioni.