Marisa Brugna, Memoria negata. Crescere in un C.R.P. per Esuli giuliani, Edizioni Condaghes, Cagliari 2002
Nell’immediato dopoguerra, mentre tutto il mondo festeggiava la pace, in un piccolo angolo della Terra quella stessa pace scatenò l’inferno e 350.000 persone furono costrette ad abbandonare il suolo natio. Erano gli Esuli dell’Istria, Fiume e Dalmazia.
Per oltre mezzo secolo si è cercato di ibernare la nostra storia, un gelo che ha amareggiato la vita dei nostri vecchi e li ha relegati in un mutismo indignato e dignitoso. Ad un popolo che aveva perso tutto, fu negata l’unica cosa rimasta: la memoria.
Ma la forza dei ricordi, come una lava sotterranea, trova sempre il modo di salire in superficie e quanto più è compressa tanto più forte sarà la sua reazione. E questo libro ne è la conferma. Sono grata a Marisa Brugna per averlo scritto. So che non è stato sempre facile riportare a galla emozioni ed esperienze che hanno lasciato ferite profonde ma ne è valsa la pena.
Il libro è un omaggio alla nostra gente, soprattutto ai nostri vecchi, al loro coraggio, alla loro dignità offesa dal silenzio della Storia; contemporaneamente è un messaggio di speranza per tutti i bambini di oggi e di domani vittime della guerra e dell’ingiustizia degli uomini.