Gabriele Nissim, Il Tribunale del Bene. La storia di Moshe Bejski, l’uomo che creò il Giardino dei Giusti, Mondatori

 

Esiste a Gerusalemme, presso Yad Vashem (il Mausoleo    dell’Olocausto che ricorda le vittime dello sterminio nazista) un  luogo chiamato Giardino dei giusti, dove ogni albero piantato  ricorda un uomo che durante la Shoah ha salvato almeno un ebreo dalla persecuzione nazista. A idearlo è stato Moshe Bejski, che ha saputo trasformare il suo destino personale in un esempio universale. Perseguitato dai nazisti durante l’invasione della Polonia, è scampato alla deportazione grazie all’intervento di Oskar Schindler. Dopo il conflitto mondiale Bejski ha pagato il debito di gratitudine verso il suo salvatore conducendo una campagna controcorrente affinché Schindler venisse onorato in Israele, al pari di molti altri “gentili” che salvarono la vita ad ebrei nel corso del secondo conflitto mondiale. Nella sua battaglia in favore di tutti i giusti che rischiavano di essere dimenticati, Bejski ha dovuto affrontare una dura opposizione ideologica, ma alla fine è riuscito a far riconoscere il valore straordinario della “memoria del bene” e a mostrare le infinite possibilità di rigenerazione morale anche nei momenti più estremi, e soprattutto a restituire alle vittime la speranza e la forza di ricominciare.

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