Franca Feslikenian, La roccia e il melograno, Mursia
L’autrice percorre, tra storia vera e propria e leggenda, laddove ci si allontana sempre più nel tempo, le origini delle famiglie dei propri genitori. Un racconto fluido e ricco di stimoli, per volerne sapere di più. Tra le figure descritte, non può non avere il posto centrale quella del padre Aran. Valente medico, scampato al genocidio e diventato punto di riferimento per gli Armeni della diaspora residenti a Milano, è, assieme alla nonna, il perno della crescita spirituale dell’autrice. Li perderà entrambi prematuramente, ma rimarranno sempre presenti nella sua vita. E’ anche una storia di donne coraggiose e tenaci, che hanno affrontato le avversità della vita con energia. Il racconto non è cupo ma costellato di tante immagini ricchi di humour e ironia.