Danis Tanovic, No Man’s land, Italia/Belgio/Gran Bretagna 2001
Il film racconta le vicende di un soldato serbo (Ciki) ed un soldato bosniaco musulmano (Nino) che nel 1993, in pieno conflitto, si ritrovano feriti e intrappolati tra i due fronti in una terra di nessuno. Tragicomica farsa, diretta dal regista bosniaco Danis Tanovic, che evita qualsiasi forma di retorica faziosa per denunciare l’assurdità della guerra assieme agli ambigui maneggi dei dirigenti dell’Onu, intenti a tutto tranne che a porre fine al conflitto. Il film allarga il senso di responsabilità collettiva all’ONU e al suo equivoco e spesso inconcludente ruolo neutrale: «Stare a guardare non significa essere neutrali, ma responsabili dei delitti».